Presentazione del progetto

Il progetto Filippo Baldinucci lessicografo ed erudito è il risultato di una stretta collaborazione fra l’Accademia della Crusca e la Fondazione Memofonte, che da lungo tempo s’impegna per lo studio e la ricerca lessicografica all’interno del vasto panorama della letteratura artistica, unitamente alla digitalizzazione delle numerose fonti storico-artistiche prese in esame. La focalizzazione lessicografica della critica d’arte del Seicento, con particolare attenzione alle fonti baldinucciane, si è ritenuta necessaria in quanto naturale evoluzione dell’importante ricerca e banca dati dedicata ai trattati d’arte del Cinquecento (Alberti, Ammannati, Bocchi, Borromeo, Comanini, Danti, Dolce, Gilio, Paleotti, Pino, Sorte, Varchi, Vasari), e al contempo premessa allo studio delle scritture ‘private’ di Lanzi, Cavalcaselle e Venturi da un lato, di Longhi dall’altro, seguendo il lungo arco temporale che dal secondo Settecento giunge al pieno Novecento.

Come primo caso di studio, l’attenzione si è focalizzata su Filippo Baldinucci, personaggio di spicco del panorama artistico-letterario di pieno Seicento, perfettamente inserito nella politica culturale e di mecenatismo del cardinale Leopoldo de’ Medici oltre che membro accademico della Crusca a partire dal 1682. La nuova banca dati, realizzata dall’Accademia della Crusca e dalla Fondazione Memofonte grazie al cofinanziamento dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e alla ricerca delle borsiste Mariaceleste Di Meo (storica dell’arte) e Barbara Patella (storica della lingua), raccoglie le Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua (1681-1728) e il Vocabolario toscano dell’arte del disegno (1681) in formato digitale interrogabile. Della ricca produzione storiografica baldinucciana, la ricerca ha dunque preso in considerazione i due testi più identificativi dell’autore, costante oggetto di studio da parte della critica contemporanea in qualità di fonti inesauribili d’informazioni sia nel campo degli studi storico-artistici sia per la vasta ricchezza lessicografica ivi custodita. Le Notizie e il Vocabolario sono dunque considerate quali lenti di osservazione privilegiata della lingua delle arti nel XVII secolo.

Sul modello dei precedenti progetti, la piattaforma offre una serie di strumenti finalizzati all’approfondimento dell’aspetto lessicale nei due testi di Baldinucci. L’intero corpus testuale digitalizzato è difatti consultabile secondo più modalità: in forma tradizionale, attraverso una lettura integrale dei singoli testi, oppure in forma guidata, svolgendo interrogazioni più e meno complesse. Esito del progetto è inoltre un lemmario, concepito come guida allo studio del linguaggio specifico dell’autore: si propone in particolare un raffronto fra le biografie di Baldinucci nelle Notizie e i lemmi del Vocabolario, consentendo una facile individuazione di eventuali sfumature semantiche all’interno delle soluzioni linguistiche baldinucciane, insieme alla possibilità di comparazione con la terminologia documentata nei trattati già precedentemente raccolti tramite i lemmari precedentemente costituiti. Ciò permetterà all’utente di usufruire idealmente di una panoramica secolare dell’evoluzione lessicografica all’interno della critica d’arte moderna, agevole nella comprensione e oltremodo ricca di potenzialità nel campo della ricerca. La sala di lettura fornisce l’edizione digitale dei due testi; per le Notizie sono presenti le versioni elettroniche dei volumi dedicati al Medioevo e al Rinascimento sia nell’edizione originale (tomo I: 1681; tomo II: 1686; tomo III: 1728) sia nell’edizione a cura di Ferdinando Ranalli (tomo I: 1845). Tale scelta permette di comprendere la misura delle modifiche apportate all’opera storiografica baldinucciana rispetto ai volumi originali. Una galleria d’immagini integra visivamente la conoscenza dei numerosi elementi para-testuali elaborati da Baldinucci, con particolare attenzione agli alberi genealogici.

Per una nota biografica su Filippo Baldinucci:

Sergio Samek Ludovici, Baldinucci Filippo, in DBI, 5, 1963

Per una panoramica sulla corposa corrispondenza epistolare di Filippo Baldinucci e del suo mecenate e protettore Leopoldo de’ Medici si rimanda alla sezione interamente digitalizzata sul sito della Fondazione Memofonte (https://www.memofonte.it/ricerche/filippo-baldinucci/ ).

A cura di Mariaceleste Di Meo